La vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti è stata del tutto inaspettata ed ha avuto ripercussioni anche sui mercati.
Non appena si è avuta la consapevolezza della vittoria del candidato repubblicano, le borse hanno avuto un deciso crollo per poi recuperare nel finale di seduta.
Ma anche il mercato delle materie prime è stato scosso, con in particolare la quotazione dell’oro che ha raggiunto la quotazione di oltre 1330 dollari per oncia, un livello che non si raggiungeva da circa 6 settimane.
L’elezione di Trump è stata interpretata come elemento di forte incertezza sull’intero panorama statunitense e mondiale e quindi un bene rifugio quale è appunto l’oro ha visto crescere notevolmente le sue quotazioni.
Anche la politica monetaria che il neoeletto presidente vorrebbe seguire, con un possibile rialzo dei tassi d’interesse da parte della FED ha contribuito all’aumento del valore dell’oro.
Tuttavia, la grande paura per il risultato inaspettato è stata poi digerita dai mercati, con quotazioni rientrate sui valori di inizio seduta. Anche l’oro, allo stesso modo, dopo un vero e proprio boom, è ritornato su quotazioni più basse anche se comunque più elevate rispetto al periodo immediatamente precedente.
Secondo la maggior parte degli analisti finanziari, appena si sarà assorbita la scossa dovuta all’elezione di Trump le quotazioni oro e delle principali materie prime tenderanno a livellarsi verso il basso, con valori intorno ai 1200 dollari per per quanto riguarda l’oro, in quanto non sarà più la speculazione a orientare le quotazioni ma i fondamentali delle singole materie. Inoltre se come si pensa la FED aumenterà i tassi di interesse nel breve periodo, il primo effetto sarà un rafforzamento del dollaro, che avrà come conseguenza un rallentamento del prezzo dell’oro.
In ogni caso lo scenario non è così semplice come può apparire. La FED probabilmente non sarà così rapida nell’aumentare i tassi di interesse con la conseguenza che nei primi mesi del 2017 si potrebbe addirittura verificare un ulteriore aumento di circa il 15% della quotazione del metallo pesante.
Ciò che potrebbe influenzare i prezzi delle materie prima sarà il livello dei tassi d’interesse reali.
Le previsioni per il 2017 sono di un aumento delle quotazioni dell’oro in attesa delle decisioni di politica monetaria del presidente Trump.