Si è sentito tanto parlare di redditometro e a quanto pare i controlli fiscali partiranno a breve.
Come funziona il redditometro?
Sostanzialmente è “uno strumento” con il quale viene calcolato il reddito medio del singolo contribuente facendo una media tra la dichiarazione di quest’ultimo e le spese che ha sostenuto durante l’anno.
Se l’esito di tale verifica dovesse essere al di fuori di quanto dichiarato dal cittadino questo sarà tenuto a giustificare le spese sostenute prima di essere sottoposto ad un controllo fiscale approfondito.
Secondo quanto deciso per il redditometro 2013 per esser considerati “sospetti” le spese effettuate devono sforare del 20% il reddito dichiarato, per un limite massimo di 12.000 euro.
Nel caso di sforamento, il soggetto interessato verrà chiamato a giustificare tale disguido, fornendo giustificazioni plausibili.
A tal proposito è necessario nel corso dell’anno conservare ricevute e scontrini delle spese rientranti nelle categorie prese in considerazione dal redditometro:
- Abitazione: ristrutturazioni, elettrodomestici, apparecchiature elettroniche, mutui, arredi, utenze
- Cura personale: vacanze, centri benessere.
- Hobby e tempo libero: attività sportive, circoli ricreativi, pay tv, giochi online etc.
- Istruzione
- Assicurazioni: sulla vita, casa, mezzi di trasporto, malattia, danni etc.
- Mezzi di trasporto
- Contributi previdenziali
- Investimenti
Nel caso in cui durante il primo colloquio le giustificazioni non fosse accettate l’Agenzia potrà formulare un invito con adesione di cui si discuterà nel contraddittorio.
In mancanza di accordo anche nel secondo colloquio scatteranno i controlli utili a verificare effettivamente le entrate del contribuente.
Come misura preventiva è possibile effettuare autonomamente un redditest tramite software reperibile online gratuitamente, tramite il quale è possibile sapere in maniera preventiva se risultiamo come possibili evasori.
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